Heritage Landscapes vol.23

Un sito che raccoglie testimonianze fotografiche della fine del XIX secolo e della prima metà del XX, documentando quasi un secolo di storia nella regione del Bas-Saint-Laurent, in Quebec, Canada. Si chiama Cyberphotos.

15 fondi fotografici. 121.088 fotografie di persone, eventi, avvenimenti. Il tutto diviso per tema: ritratti, paesaggi, trasporti, architettura, sport.

Il sito raccoglie fondi fotografici (tra cui i più antichi della collezione del Musée du Bas-Saint-Laurent) di collezionisti e donatori del luogo, proprio con lo scopo di essere diffusi. L’obiettivo è mettere a disposizione questo grande patrimonio etnologico, permettendo di sbirciare, studiare e osservare letteralmente il passato di un’intera comunità. Ci si muove tra fotografie di famiglie, persone in posa, bambini e suore che sorridono, banchi di scuola vuoti immobili nel tempo, ragazzine vestite da sposa, o una foto di M. Alphonse Dubé ferma al 1915.

Le fotografie si muovono e ci vengono proposte in modo estetico e fluido, senza volerle cercare, con i nomi che compaiono in un colore tenue, quasi a voler raccontare una storia.

Recentemente è scomparso Quincy Jones, una delle più grandi menti musicali del secolo scorso. Per chi fosse abbonato, il New York Times gli ha dedicato un lungo articolo tra fotografie d’archivio, immagini come quella che lo vede in compagnia di Lionel Richie, Daryl Hall, Mr. Jones, Paul Simon and Stevie Wonder mentre registrano “We Are The World” nel 1985. Viaggiamo nel tempo fino all’inizio della sua carriera, quando era ancora un trombettista jazz, fino alla produzione di Thriller di Michael Jackson, l’album più venduto di tutti i tempi. Per chi non fosse abbonato, invece, Rolling Stone ripercorre la carriera di Jones attraverso i video dei pezzi con cui ha lavorato, da Ray Charles a Michael Jackson. Un modo per immergersi in capolavori e per scoprire uno degli autori che hanno cambiato la storia della musica e, in qualche modo, la vita di tutti.

Una realtà virtuale per toccare i giochi pronostico italiani, come il Totocalcio e il Totip. Mercoledì 13 novembre è stato presentato in anteprima il Sisal Immersive Museum, che attraverso visori XR permette di esplorare la storia del brand e il suo impatto sul costume italiano. L’esperienza è disponibile in due modalità: una con l'accompagnamento di un Human Performer, attore e guida; un’altra in modalità individuale, accompagnati da una voce narrante. Lo stesso giorno, dalle 10 alle 11 ha avuto luogo il talk “Il ruolo della tecnologia digitale nella valorizzazione culturale”, dove si è parlato del rapporto tra il digitale e il mondo della cultura.

Una cartolina con un francobollo in diagonale. Comincia qui il brillante video di National Geographic che racconta, su Instagram, tramite materiale d’archivio e vecchie fotografie, la storia dei messaggi cifrati con i francobolli. Modo di fare nato in epoca Vittoriana per tenere nascoste relazioni amore dalla famiglia o da postini curiosi. Perché sì, un francobollo rovesciato può voler dire “Penso sempre a te” e un altro può voler dire “non ti amo affatto”. Un video brevissimo, brillante, curioso.

Credits: Musée du Bas-Saint-Laurent; Rolling Stone, The New York Times, Associated Press; Sisal; National Geographic

Qualche mese fa Linkiesta ci ha detto che per ottobre 2024 stava preparando un numero di ETC a tema Nostalgia, e ci ha chiesto se potevamo scrivere un pezzo dove parlavamo del nostro lavoro. E in effetti, che c’è di più nostalgico degli archivi? Il nostro obiettivo, però, è stato raccontare gli archivi come qualcosa che va molto al di là della nostalgia. Creature che connettono il passato e il futuro, dinamiche, piene di idee, movimento, colori e storie.

Abbiamo raccontato tutto ciò attraverso alcuni archivi con cui collaboriamo: l’Archivio Laguna~B, l’Archivio Michele De Lucchi & AMDL CIRCLE, l’Archivio Storico Fondazione Fiera Milano, l’Archivio Centro di Documentazione Flavia Madaschi Cassero LGBTQIA+ Center, e l’Archivio Centro Studi Fondazione del Teatro Stabile di Torino. Il pezzo l’ha firmato Andrea Montorio, CEO di Promemoria Group, e si intitola Il senso di un archivio.
È stato un bel viaggio raccontare il nostro modo di vedere il mondo, il passato, la nostalgia e gli archivi. Siamo sicuri che anche voi, leggendolo, vi divertirete.