Heritage Landscapes vol.26

Nel novembre del 1911, il banchiere francese Albert Kahn diede il via a un’impresa che intendeva documentare l'intera umanità. Un archivio che riuscisse a tenere dentro di sé tutte le differenze di un mondo che – così percepiva Kahn – sarebbe scomparso molto presto. Il progetto prese il nome di Archives de la Planète.

Nel 1911 Kahn riunì un team di fotografi e cineasti per scoprire e indagare le culture e le abitudini del “mondo intero”. Questa équipe mise insieme, lungo tre decenni di attività, oltre 100 ore di pellicola e oltre 72.000 autochrome, un procedimento di fotografia a colori basato sulla sintesi additiva, brevettato nel 1903 dai fratelli Lumière. Era il 1908 quando, in un’Europa sull’orlo del cambiamento, concepì il progetto Archives de la Planète.

Contiene scene di vita quotidiana in villaggi giapponesi, rituali in Africa occidentale, mercati vibranti nei Balcani e periferie industriali in Europa: un mosaico di umanità catturato con sguardo poetico e scientifico. Non era solo un archivio, ma un tentativo quasi disperato di fermare il tempo, di preservare culture destinate a mutare sotto la pressione della modernità. Per Kahn, queste immagini erano un ponte, una lingua universale capace di raccontare storie di tolleranza e connessione.
Il sito collega agilmente una timeline, mappe antiche, siti terzi come Wikipedia, trasformando ogni visita in un viaggio. C’è l’Europa medievale con confini incerti e margini ornati di draghi e creature fantastiche, c’è la Venezia del Rinascimento, o l’America del XIX secolo cartografata con la frenesia di chi cerca di racchiudere l’immensità e la promessa di un continente in un disegno finito.

Questa collezione incredibile, ora anche consultabile online, è messa a disposizione dal Musée Départemental Albert-Kahn, a Boulogne-Billancourt, alle porte di Parigi, proprio dove Kahn si fermò a vivere; ed è circondata da un giardino meraviglioso, frutto dello stesso modo di pensare curioso di sapere, di condivisione, di creare armonie e di scoprire il mondo attraverso un sottile equilibrio tra estetica e scienza.

Dal 15 gennaio andrà online il Nokia Design Archive, lanciato dall’Università di Aalto di Helsinki. Si tratterà di un archivio digitale che ripercorre la storia della leggendaria azienda finlandese di telefoni cellulari, famosa ai tempi quanto Apple o Samsung oggi. Il portale includerà schizzi, bozzetti e materiale di marketing inediti su alcuni degli apparecchi elettronici più nostalgici, leggendari e duraturi degli ultimi decenni, più di 700 pezzi che vanno dai primi anni '90 fino al 2017.

Nel 2024, il Museo Egizio di Torino ha celebrato due secoli di storia. Per l’occasione si è deciso di festeggiare in grande: laboratori, speed lecture, performance, mostre di arte contemporanea, conferenze, e dal 20 novembre è anche possibile visitare il nuovo allestimento della Galleria dei Re: famosa per la sua precedente veste buia e scenografica fatta dal premio Oscar Dante Ferretti. Ora, invece, la serie di statue rinvenute nel complesso templare di Karnak a Tebe sono riempite di luce dal nuovo allestimento dello studio di architettura OMA. Nuovo è anche l'allestimento permanente “Materia. Forma del tempo”, che riunisce oltre 6.000 reperti tra legni, vasi e pigmenti provenienti dai depositi.

Al MAUTO di Torino, fino al 4 maggio 2025, va in scena la mostra “125 VOLTE FIAT. La modernità attraverso l’immaginario FIAT”. In occasione dei 125 anni dalla fondazione, il Museo Nazionale dell’Automobile percorre la storia della FIAT tramite foto, audio, materiali grafici, manifesti, bozzetti e documenti. Il progetto espositivo, curato da Giuliano Sergio e realizzato in collaborazione con Centro Storico FIAT e Heritage HUB, racconta oltre un secolo di storia e sperimentazioni attraverso i materiali, creando uno stupefacente punto di vista non solo sui cambiamenti della casa automoiblistica, ma del Paese intero.

Credits: Nokia Design Archive, Wallpaper*; Artribune, Claudia Giraud, Museo Egizio; MAUTO, FIAT

Il 12 novembre scorso c’è stata la conferenza stampa di ARCHIVISSIMA25 - Il Festival e La Notte degli Archivi ideati da Promemoria Group e organizzati dall’associazione culturale Archivissima APS.

Alle Gallerie d’Italia - Torino, la direttrice del festival Manuela Iannetti ha presentato il tema del 2025, #dallapartedelfuturo, all’insegna dei mondi possibili e (im)possibili, e dell’idea di futuro che vogliamo costruire.
Il Festival si terrà dal 5 all’8 giugno 2025, mentre la Notte degli Archivi sarà il 6 giugno, giungendo al suo decimo anniversario come cuore pulsante di tutto l’evento.

Tra gli ospiti della conferenza stampa c’era anche Antonio Damasco, che durante l’anno ha intrapreso un viaggio speciale con la narrazione de L'immaginifica storia di Espérer, prodotta dal Teatro delle Forme, partner del Festival.

Non vediamo l’ora di tornare a dare spazio agli archivi, ai loro materiali e alle loro storie incredibili. Intanto, puoi rivedere la conferenza stampa: